Per motivare una sentenza di condanna, un giudice di chiara fama usa la seguente espressione:
"Va rilevato che la narrazione dei fatti fornita da Tizio (la parte offesa n.d.r.) .... trova sostanziale riscontro nelle oculari, concordi e disinteressate deposizioni testimoniali di Caio (teste n.d.r.).
Quando si dice "occhi parlanti"
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