venerdì 15 febbraio 2008

Apoteosi dell'assurdo in un capo di imputazione

La storia è banalissima. Una lite tra due fratelli ed il loro vicino di casa. Ad un certo punto i due fratelli mandano in frantumi i vetri dell'auto del vicino e lo minacciano con un forcone imbracciato da uno di loro


A questo punto il vicino, che è un tipo tosto, si arma di chiave inglese, insegue i due fratelli, entra nella loro casa, rompe i vetri della porta principale, sfascia all'interno tre porte, minaccia i fratelli di morte, li insegue brandendo la chiave inglese, ne ferisce uno lievemente e cerca di colpire alla testa l'altro.


Alla fine della sfuriata il vicino esce dalla casa dei fratelli e, con la stessa chiave inglese, fracassa i vetri dell'auto di uno dei due e finalmente si placa.


Ecco come la storiella viene riportata nel capo di imputazione a suo carico:


"a) Del delitto di cui agli artt. 56,575, 577 C.P. per avere, colpendolo ripetutamente con una chiave inglese alla testa ed al corpo, compiuto atti idonei diretti in modo non equivoco a cagionare la morte di ... (il primo dei fratelli n.d.r.), non riuscendo nell'intento per cause indipendente (sic) dalla sua volontà, avendo la vittima parzialmente schivato il colpo.
Con l'aggravante di avere commesso il fatto per futili motivi.

b) Del delitto di cui agli artt. 582 e 585 C.P. per aver, colpendolo con una chiave inglese, cagionato a .... . (il secondo dei fratelli n.d.r.), lesioni personali giudicate guaribili in giorni 5 (cinque).
Con l'agggravante di avere commesso il fatto con arma (ma non per futili motivi n.d.r.)

c) Del delitto di cui all'art. 614 ult. comma C.P. per essersi introdotto nell'abitazione di ... (uno dei fratelli) contro la volontà di quest'ultimo.
Con l'aggravante di avere commesso il fatto con violenza sulle cose consistita nel rompere i vetri della porta principale. (ma anche per questo reato non si ravvisano i futili motivi n.d.r.).
d) Del delitto di cui all'art. 612 II co. C.P. per aver, profferendo le seguenti parole "io vi ammazzo non dovete più vivere adesso vi faccio vedere chi sono io", minacciato un ingiusto danno ai (fratelli n.d.r.).
Con l'aggravante della minaccia grave.
e) Del delitto di cui all'art.635 II co. N. 3 C.P. per aver, rompendo i vetri, danneggiato l'autovettura xxxx di proprietà di ... (uno dei fratelli n.d.r.), regolarmente parcheggiata.
Con l'aggravante di aver commesso il fatto su cosa esposta alla pubblica fede.
f) Del delitto di cui all'art. 635 C.P. per aver danneggiato tre porte all'interno dell'abitazione di ... (uno dei fratelli n.d.r.).
g) Del delitto di cui all'art. 393 C.P. perché, al fine di esercitare il preteso diritto di difendere la propria incolumità personale in quel momento minacciata da (i fratelli) dei quali uno armato di forcone, i quali peraltro, avevano mandato in frantumi i vetri della propria autovettura, potendo ricorrere al Giudice, si faceva arbitrariamente ragione da sè in particolare armandosi di chiave inglese e attuando le condotte descritte nei capi precedenti.".
Con questo incredibile capo di imputazione, l'imputato propone ed ottiene il patteggiamento allargato con l'applicazione della pena di 4 anni di reclusione previa prevalenza della provocazione sulle contestate aggravanti ed il giudice, per non essere da meno del suo P.M., riesce a dimenticare di condannarlo al pagamento delle spese ed alla pena accessoria dell'interdizione temporanea dai pubblici uffici.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

il mio commento non vuole essere certo offensivo ne con esso ho intenzione di far di tutta l'erba un fascio, ma quando leggo certe cose da un lato mi diverto( e poi si dice che le migliori barzellette sono quelle sui carabinieri)ma dall'altro mi viene in mente una notizia data dai media non molto tempo fa e riguardante un concorso in magistratura. Si disse che molti candidati non riuscirono a superar le prove non solo per scarsa preparazione ma soprattutto per vistose carenze nella lingua italiana.. la notizia non mi sconvolse' piu' di tanto perche' gia' chiedevo a me stesso.. chissa' quanti come questi hanno superato il concorso precedente!!!Mi fa enormemente paura la sola idea che possano esservi giudici che non sanno fare il loro mestiere e possano arrivare al punto di rovinar qualcuno.. ma soprattutto queste storie lasciano l'amaro in bocca ad uno studente di giurisprudenza che, ad un passo dalla laurea, puo' dire di aver conservato dentro di se un idea nobile della legge e di coloro che sono chiamati ad applicarla... forse dovrei riveder le mie convinzioni

Anonimo ha detto...

Con riferimento al commento sopra questo mio, mi permetto di dire al Lettore laureando in giurisprudenza, che, a mio modesto parere, non deve "scandalizzarsi" nei termini da Lui esposti.

Se è vero, infatti, che questi strafalcioni dicono molto dello scarso zelo e, purtroppo, a volte, anche della scarsa preparazione di alcuni magistrati, non ci si può dimenticare che cose del genere accadono in tutte le categorie professionali. E a volte anche con conseguenze gravi sulla vita delle persone.

Si va dal medico che opera la gamba sbagliata (un caso lo abbiamo trattato nel mio ufficio) al militare che spara accidentalmente uccidendo per errore un innocente, eccetera.

Se posso raccontare una cosa in tono con il clima anche ironico di questo blog, in una occasione nella città in cui vivo è capitato che una commissione di concorso per l'abilitazione alla professione di avvocato si accingeva a bocciare un candidato che nelle prove scritte aveva sostenuto cose palesemente errate, quando due commissari hanno detto: "Non possiamo bocciarlo per questo, perché quelle cose gliele abbiamo suggerite noi"!!

Dunque, mi sembra molto opportuno che dagli strafalcioni che si leggono qui si traggano argomenti anche fortemente critici nei confronti di una categoria professionale (i magistrati) che tende a credersi, del tutto infondatamente, immune da gravi responsabilità, ma non trarrei da queste vicende argomenti per un generale disincanto.

Concludo segnalando che la notizia alla quale ha fatto riferimento il Lettore che mi ha preceduto di numerosi candidati al concorso di magistratura con gravi lacune anche nella lingua italiana, riguardava, appunto, i candidati al concorso e non i vincitori dello stesso.

Sicché, per un verso, quella notizia nulla diceva di male della magistratura e, per altro verso, confermava che i "problemi" non sono di questa o quella categoria professionale, ma più generali.

Fermo restando, lo ribadisco perché resti chiaro, che ciò che ho scritto non intende fornire alcun alibi né ai singoli autori degli strafalcioni, né all'intera magistratura che non si impegna abbastanza a evitare che essi si moltiplichino.

Un grazie al curatore di questo blog, che offre ai magistrati che ne volessero approfittare, la possibilità di vedere e riconoscere ciò che i loro utenti vedono e sanno e che essi, invece, tendono a non voler vedere.

Achille

Anonimo ha detto...

Gent.mo Achille,ho scoperto questo sito soltanto per caso cliccando sul nik temi nera,in occasione di un suo commento postato su "uguale per tutti"( lo avevo anche segnalato sul vostro blog).Errare humanum est e a quanto pare il primo errore l'ho fatto io( spero creda in buona fede).Leggendo la Sua replica al mio commento ho avuto una sensazione strana .. ed in effetti ho notato di essermi ingannato.. Le sentenze presenti in questo blog, e' vero, mi hanno quasi scandalizzato(e le diro' forse piu' per alcune motivazioni che non per l'errore tecnico)L'errore che ho commesso e' quello che Lei mette in evidenza ossia considerare tutti i giudici,nessuno escluso,immuni da difetti(devo precisare pero' che per difetto non intendo la probabilita' di commettre errori che possono capitare a tutti, ma quella di dar vita a veri e propri strafalcioni cosa che , al contrario non dovrebbe capitare)Ma a quanto sembra alcuni giudici non sono cosi' "candidi" come ritenevo fino a qualche tempo fa.L'errore piu' grave del mio precedente commento e' pero' un altra ossia l'uso di termini troppo generici( giudici che non sanno fare il loro mestiere...rivedere le convinzioni su coloro che sono chiamati ad applicar la legge)che fanno pensare ad un riferimento a tutta la magistratura senza far le dovute distinzioni.La fretta, si sa, e' cattiva consigliera e confesso di non aver riletto. Mi rendo conto di una contraddizione nel messaggio: all'inizio dichiaro di non aver l'intenzione di fare di tutta l'erba un fascio,ma finisco inevitabilmente col farlo perche', come detto, ometto le dovute precisazioni( non tutta la magistratura ma solo alcuni giudici sono criticabili).Alla fine di questa contorta autocritica(a quest'ora la mia lucidita' e' piu' compromessa del solito) non mi rimane che sposare senza riserve il suo pensiero. un cordiale saluto :-)