martedì 11 dicembre 2007

Come ti calcolo la pena per un parricida.

E' la sentenza di un G.U.P. di un piccolo Tribunale di provincia, in un territorio in cui non ci sono più di due omicidi l'anno di media. Si penserebbe che almeno per questo tipo di reati, il G.U.P. dovrebbe stare più attento, visto che sta decidendo su anni di galera ed invece.....
Il nostro G.U.P., togato e sempre valutato molto positivamente nei suoi avanzamenti in carriera, stabilisce per prima cosa la pena base del calcolo in 27 anni (la pena edittale prevista dal codice in questi casi va da un minimo di 21 ad un massimo di 24 anni n.d.r.). Da questa pena decide di detrarre 4 anni per l'attenuante della provocazione (senza motivare perché proprio 4 anni e non 9 che pure avrebbe potuto detrarre); poi stabilisce che l'imputato meriti un'altra diminuzione di pena per l'attenuante del risarcimento del danno e anche per questa pensa di detrarre 4 anni (senza motivare perché, visto che avrebbe potuto detrarre fino a 7 anni ed otto mesi dalla pena di 23 anni residua); poi decide di diminuire la pena per attenuanti generiche stavolta di 6 anni (chissà perché diventa più generoso, visto che anche stavolta non espone alcuna motivazione, anche se avrebbe potuto detrarre anche altri 4 mesi dalla pena residua di 19 anni, frutto delle precedenti diminuzioni). Ma qui arriva l'incredibile. Infatti, sommando le tre diminuzioni di pena (4 + 4 +6 = 14) ed operando la sottrazione dai 27 anni di pena base, chiunque si aspetterebbe che la pena voluta da questo giudice sia di 13 anni. Invece no! Il nostro ha fantasia anche matematica e, quindi, stabilisce che pena giusta sia quella di 15 anni e su questa opera l'ulteriore diminuzione dovuta al rito abbreviato. Che dire di questo modo di giudicare? Capisco che i magistrati hanno tante cose da fare e poco tempo per farle. Ma qui non si trattava del solito furtarello o della vendita di borse false; si trattava di omicidio, anzi di parricidio! Possibile che neppure in questi casi, rari ed estremi per un giudice di provincia, si presti un minimo di attenzione per fare una sentenza che non sia un obbrobrio, non solo giuridico, ma anche aritmetico?

2 commenti:

frazzo89 ha detto...

Anche se studio legge riconosco che il parricidio viene istigato dai comportamenti della vittima, che spinge il proprio figlio a divenire un omicida. Credo che secondo alcuni casi il parricidio debba essere considerato come un omicidio colposo e la pena severamente alleggerita. Studio legge però ne sono fermamente convinto.

frazzo89 ha detto...

a volte il parricidio è istigato. Secondo me (anche se sto studiando legge) un padre col suo atteggiamento provoca una reazione molto violenta nel figlio, tale da farlo divenire un omicida. Alcuni padri si sono meritati di morire.